
PRESENTAZIONE GIRO DEL LAGO MAGGIORE CON TRACCIAMINIMA
31 marzo 2025 | ore 11.00
Lunedì 31 Marzo 2025 alle ore 11.00 si terrà all'Eremo di Santa Caterina la presentazione del Cammino del Lago Maggiore insieme a Tracciaminima, ideatori del progetto e della filosofia che lo anima.
L'Eremo di Santa Caterina è parte integrante del Cammino del Lago Maggiore, mentre con Tracciaminima si è stretta una collaborazione basata sulle comuni idee di turismo lento, pensato e davvero sostenibile.
L'Eremo di Santa Caterina è parte integrante del Cammino del Lago Maggiore, mentre con Tracciaminima si è stretta una collaborazione basata sulle comuni idee di turismo lento, pensato e davvero sostenibile.
TRACCIAMINIMA: CHI SONO?
Nel 2020 quattro giovani cresciuti nel territorio dei Sette Laghi decidono di percorrere a piedi l'intero perimetro del Lago Maggiore, spinti dal desiderio di riappropriarsi degli spazi aperti dopo la pandemia.
Questo diventa il punto di partenza di Tracciaminima, un progetto che nasce come un’avventura estiva e si trasforma in un’opportunità di crescita professionale, così che nel 2023 Tracciaminima si costituisce come Associazione di Promozione Sociale con l’obiettivo di rendere il Cammino un progetto sostenibile a lungo termine.
Il progetto mira a coinvolgere attivamente le comunità locali nella pianificazione e gestione dei loro territori, superando la divisione tradizionale tra le sponde del lago Maggiore e promuovendo un turismo lento e responsabile.
Le parole chiave di questo progetto sono lentezza, partecipazione, condivisione e cammino.
La lentezza rappresenta l’essenza del turismo sostenibile, un viaggio che non è solo attraversamento dei luoghi, ma profonda e attiva conoscenza degli stessi, possibile solo dedicando tempo ad ogni passo e ad ogni interazione. La partecipazione è un elemento che si manifesta nella stesura del progetto stesso del Cammino, cercando di integrare e valorizzare ciò che già esiste sul territorio dal punto di vista umano, sociale e ambientale.
La condivisione si basa sul desiderio che il Cammino diventi uno spazio di ascolto e dialogo per le voci di chi vive il lago, per raccogliere i loro messaggi e farli risuonare. Infine, camminare non solo come un atto fisico, ma come un'opportunità per riscoprire luoghi familiari con occhi nuovi, sorprendersi di come cambiano guardandoli da nuove prospettive e imparare a prendercene cura.
CAMMINO DEL LAGO MAGGIORE: COS'E'?
Un giro ad anello di 230 Km lungo le sponde del Lago Maggiore. Unisce Lombardia, Piemonte e Svizzera in un tracciato unico dai panorami mozzafiato.
11 tappe, 8900 metri di dislivello, un cammino partecipato, frutto di 2 anni di mappature fatte anche insieme a chi abita questi territori.
L’Eremo di Santa Caterina si inserisce all’interno di una delle tappe del Cammino del Lago Maggiore da Laveno a Ranco, la decima se si percorre il cammino in senso orario.
Il legame non è però solo quello di essere un punto di passaggio, un monumento da visitare prima di continuare a macinare chilometri: nella filosofia del Cammino è un luogo da vivere, un punto di interesse non solo per la sua valenza storica e artistica, ma per comprendere le ragioni che hanno spinto la figura mitica del Beato Alberto Besozzi, mercante di Arolo e presunto fondatore dell’Eremo a fine XII secolo, a realizzare qui le chiesette primitive e, successivamente, i motivi per cui questo monastero in una posizione così particolare e per certi versi scomoda è stato tanto amato al punto da essere stato salvato dalla rovina proprio per amor di popolo.
Simbolo del legame antico e profondo degli abitanti locali con il proprio territorio, dopo decenni di abbandono è stato recuperato con quasi vent’anni di interventi grazie a Provincia di Varese, che ne diventa proprietaria nel 1970: fino a quel momento gli edifici in precario equilibrio sembravano aver resistito allo scorrere del tempo perché chi abitava e abita questo territorio ha profondamente amato l’Eremo e se ne è preso cura.
Conoscere e fermarsi all’Eremo di Santa Caterina durante il Cammino del lago Maggiore non è quindi solo una visita storico-artistica di grande valore, ma aiuta a comprendere come il Territorio, quello con la T maiuscola, sia dato dalla coesistenza tra essere umano e ambiente: se una delle due componenti viene meno, se l’essere umano sparisce dall’equazione e si recide il legame con l’ambiente, il Territorio non può fare altro che sgretolarsi lasciando tracce solo nella memoria.
L’Eremo di Santa Caterina, quindi, come luogo di passato, di presente, di futuro. Un luogo che accoglie, che stupisce per l’armonia e l’equilibrio tra artefatto e naturale.
Un luogo che ha fatto della sostenibilità un fulcro del suo essere promuovendo il risparmio energetico, il riuso dei materiali e l’abbattimento degli sprechi.
La Locanda dell’Eremo, appoggio di ristoro e pernottamento per camminatori e pellegrini, si propone come vetrina per i piccoli e medi produttori locali, favorendo le realtà del territorio e i loro prodotti, seguendone la stagionalità e rispettando i tempi che la natura impone.
Anche questa è lentezza, condivisione, partecipazione e… cammino.